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Physiotherapie Team

Lesioni

Le lesioni muscolari

 La categoria delle lesioni muscolari acute comprende vari generi di patologie, classificate secondo la gravità del danno muscolare. I muscoli colpiti più frequentemente sono il quadricipite (vasto mediale), il tricipite surale e i muscoli ischiocrurali. In ordine di gravità, le lesioni possono essere suddivise in contratture (il muscolo è contratto), elongazioni (si ha una distensione delle fibre muscolari ma non c'è rottura), distrazioni (in questo caso le rotture interessano parte delle fibre del muscolo, con emorragie e conseguenti ecchimosi a livello sottocutaneo) e rotture (in questo caso la rottura delle fibre interessa tutto il muscolo o una sua parte estesa).

Le cause delle lesioni muscolari sono molto varie e possono essere legate all'attività sportiva, a squilibri muscolari, a contusioni, a condizioni ambientali non ottimali. Per quanto riguarda l'attività della corsa, le lesioni sono favorite da carenze tecniche nella corsa, scarsa flessibilità o coordinazione muscolare, eccessive contrazioni dei muscoli, riscaldamento non adeguato o recupero insufficiente dopo un precedente sforzo atletico. Quest'ultimo punto è fondamentale: la causa non è un'insufficiente forza muscolare, quanto un recupero insufficiente. Prova ne sia che anche i campioni (in cui un deficit muscolare è improbabile) soffrono di lesioni muscolari.

Nel gergo comune si parla di stiramento muscolare, strappo ecc. In realtà occorre descrivere l'infortunio in base a ciò che provoca nel muscolo. Se comprendete bene cosa accade, sarete in grado di diagnosticare facilmente l'infortunio.

Nelle contratture si ha dolore al muscolo colpito che influisce negativamente sulla sua efficienza. L'esame obbiettivo consente di verificare facilmente la patologia, sia per la presenza di sintomi sia perché la pressopalpazione consente di verificare che il muscolo è contratto. Nel caso delle elongazioni il dolore è diffuso lungo tutta la fascia muscolare; con le distrazioni invece il dolore è maggiormente focalizzato in punto ed è possibile individuare la presenza di ecchimosi o ematomi. In presenza di rottura, oltre a dolore ed ematoma, è evidente il punto in cui le fibre del muscolo sono interrotte a causa del trauma. L'esame ecografico consente di stabilire lo stato preciso della situazione patologica e di seguirne l'evoluzione e la guarigione.

Nonostante si possa pensare che la lesione muscolare sia un infortunio in cui sia necessario l'intervento immediato, si deve riconoscere che con esse trionfa il metodo StopAndGo. L'intervento immediato può servire solo per una diagnosi dell'accaduto; va da sé che un'ecografia è sicuramente molto più sicura che il parere di personaggi non estremamente preparati.

Contrattura - L'infortunio guarisce spontaneamente in 7 gg; indicate le terapie self (soprattutto impacchi caldo-umidi). Possibile usare antinfiammatori, miorilassanti. Il problema con la massoterapia è che un cattivo massaggiatore apporta più danni che benefici.

Elongazione - Il periodo di stop consigliato è di 15-20 gg. Fondamentale seguire le indicazioni sulla ripresa del metodo StopandGo.

Distrazione - Il periodo di stop consigliato dal metodo è di 20 giorni; le terapie self sono ghiaccio per due giorni, antinfiammatori e miorilassanti per 7 giorni, bendaggio compressivo. Se dopo 20 giorni l'infortunio non è rientrato (20 giorni è il periodo minimo per una distrazione che può richiedere anche 40 giorni di stop), l'intervento dell'ortopedico può associare altre terapie (tecarterapia, fibrolisi, massoterapia ecc.).

Rottura (strappo) - È il caso in cui l'intervento dell'ortopedico è giustificato da subito, poiché nei casi più gravi è indicato l'intervento chirurgico per suturare le fibre muscolari. L'intervento immediato consiste in crioterapia, antinfiammatori, miorilassanti. Il metodo è automaticamente applicato perché si richiede riposo assoluto (con l'arto in posizione declive) per almeno 15-20 giorni. Poi l'ortopedico farà il punto della situazione. L'interruzione dell'attività sportiva può anche raggiungere i quattro mesi. La rieducazione è consigliabile solo a guarigione avvenuta.

Per un recupero completo è fondamentale rispettare i tempi della riabilitazione, senza avere fretta di tornare ad allenarsi. Quando si riprende l'attività si deve prestare la massima attenzione alla programmazione degli allenamenti e alla fase di riscaldamento.

L'indicazione di fare stretching nel caso di lesione muscolare ottiene spesso effetti contrari a quelli sperati. Innanzitutto perché lo stretching è comunque un fatto traumatico su un muscolo infortunato e, soprattutto, se fatto male, può essere devastante. Se il terapeuta propone lo stretching o perde il tempo necessario a spiegare al paziente come si fa o gli passa un riferimento valido (per esempio La bibbia dello stretching in quindici volumi) dove ci si possa documentare. Liquidare la faccenda in trenta secondi è come se un farmacista mettesse in mano al cliente un farmaco senza foglietto illustrativo.




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